Ho deciso, in questa grigia giornata di aprile, di inaugurare una delle due rubriche che ho in mente. Questa, nello specifico, si chiama #CosaNePenso: ogni settimana sceglierò una giocatrice (tra campionato italiano e pallavolo di livello mondiale) su cui esprimere un mio personalissimo parere con la speranza, poi, che qui sul blog si instauri un bel dibattito e scambio di opinioni.
Per la puntata #1 della rubrica la scelta è ricaduta sulla sorpresa dell'estate azzurra 2014: Cristina Chirichella.
Cristina nasce a Napoli il 10 febbraio 1994, è alta 195 cm e attualmente ricopre il ruolo di centrale nell'Igor Gorgonzola Novara.
La pallavolo inizia a prendere una piega professionale per lei nell'annata 2010/2011: entra a far parte infatti del Club Italia partecipando per due stagioni consecutive al campionato di serie B1. Il lavoro svolto sotto l'attenta guida di Mencarelli porta a un enorme salto di qualità e - soprattutto - tutte le ore di tecnica in palestra, adesso, si vedono quando gioca.
Nella stagione 2012-2013 arriva la sua prima esperienza nella massima serie italiana, a Pesaro. Da allora ha vestito anche le maglie di Ornavasso e, attualmente, di Novara.
Nella sua carriera ha vinto la Coppa Italia 2014, mentre con le nazionali giovanili vanta un argento europeo Pre-Juniores e un bronzo, sempre continentale, con le azzurrine della Juniores. Dal 2013 è nel giro della nazionale e l'estate scorsa - da titolare - ha guadagnato il quarto posto mondiale.
A parer mio, Cristina è una delle migliori giovani uscite dalla scuola di pallavolo federale. Unisce a un'impressionante dote fisica anche la tecnica, la tattica e un grande divertimento. La Chirichella, insomma, mi piace: chiamata, spesso troppo poco, in attacco risponde sempre presente, mentre a muro ha una lettura del gioco che difficilmente si riscontra in altre giocatrici più esperte. Durante il recente mondiale italiano è stato un piacere poter assistere alle sue partite, perché Cristina quando gioca si diverte, lo trasmette e ci fa divertire. Spiccate sono anche le sue abilità in battuta (dove cerca sempre e comunque di creare difficoltà alle avversarie) e la sua tecnica di alzata in bagher, sempre precisa e puntuale.
In lei si vede la gioia di chi fa ciò che le piace, e forse è stata questa la ragione del suo grande successo anche a livello di pubblico.
Voi cosa ne pensate di questa giocatrice? Fatecelo sapere nei commenti!
NZ
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