lunedì 23 novembre 2015

Settima giornata || Com'è andata e perché.

Si è giocata ieri la settima giornata della Serie A1 2015-2016. La Foppapedretti Bergamo è stata vittima di un brutto scivolone in Veneto: l’Obiettivo Risarcimento Vicenza ha infatti vinto la partita per 3-1 grazie anche a una Foppa che, vinto agilmente il primo set, ha mollato un po’ la presa. Vittima illustre, anche se con un risultato meno spietato, l’Igor Gorgonzola Novara che apre ufficialmente il capitolo ‘Crisi’ della sua storia: il tie break perso in casa contro Montichiari, infatti, non lascia scampo. Lo sponsor si era già espresso sulla situazione piemontese (qui per saperne di più), sicuramente adesso non lascerà correre la sconfitta contro una seconda della classe. Tra i big match, invece, Casalmaggiore vince 3-0 contro Busto Arsizio, diventando così la capolista, mentre Piacenza perde nettamente in casa dell’Imoco. Per il Club Italia, invece, prima storica affermazione in Serie A1.
Vediamo nel dettaglio come sono andate le partite - e perchè.

IGOR GORGONZOLA NOVARA 2-3 METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI
(23-25, 20-25, 25-18, 25-18, 14-16)
È stato un match combattutto, non c’è che dire, ma non avrebbe dovuto esserlo. I valori in campo delle squadre erano nettamente diversi sulla carta, ma - ancora una volta - abbiamo avuto la prova che i soli nomi non fanno le vittorie. Se ci aggiungiamo poi il difficile ambiente societario in cui attualmente gioca la Igor, il gioco è fatto. Costretto a far partire la seconda palleggiatrice Bosio per richiesta “dirigenziale”, Pedullà fa entrare Signorile dal terzo set e il gioco sembra riprendersi. In realtà tutte le attaccanti fanno sempre fatica: l’unica ad avvicinarsi al 50% in attacco è Chirichella (42%), ma, essendo un centrale, è veramente poca roba. Anche la ricezione poi non ha aiutato: 37% di perfetta e 57% di positiva. In casa Montichiari, invece, buona prova dell’opposto Tomsia e delle due schiacciatrici Brinker e Barcellini.

UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 0-3 POMÌ CASALMAGGIORE 
(23-25, 20-25, 22-25)
Continua il momento d’oro della Pomì e, oltre a convincere in Champions League, fa la voce grossa anche in Campionato. L’inesperta Busto poco può contro un Casalmaggiore che gioca da squadra: non possiamo infatti trovare nessuna trascinatrice, ma è il gruppo ad aver fatto la differenza. Per la Yamamay, invece, buona prova di Pisani (al 50% ieri), mentre è da rivedere il rendimento complessivo: una sola centrale non può fare la differenza.

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3-0 NORDMECCANICA PIACENZA
(25-13, 25-23, 25-22)
Le pantere sono tornate: spietate come sanno - e devono - essere, hanno aggredito Piacenza fina dai primi punti. Scarsa invece la reazione di Bauer e compagne che, per quanto spingessero, non sono mai riuscite a superare i 23 punti in un set. Tutti gli attaccanti laterali di Conegliano vanno a terra con continuità (Ortolani 60%,  Robinson 55%, Hodge 47%) grazie anche a una ricezione perfetta al 40% che mette Glass nelle migliori condizioni possibili. Dall’altra parte, invece, Piacenza fa fatica in tutti i reparti. Che i troppi impegni ravvicinati (e affrontati sempre con le titolari) alla lunga possano stancare?

SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3-0 IL BISONTE FIRENZE
(25-9, 25-20, 25-17)
Scandicci vince il derby toscano. Firenze è in evidente difficoltà: la squadra non trova la propria identità e i punteggi impietosi di domenica la dicono lunga sulla prestazione. Il Bisonte riesce a impensierire le avversarie solo nel secondo set, arrivando però solamente a 20 punti. Incolpare una o l’altra giocatrice sarebbe sbagliato, così come esaltare troppo la prestazione di Scandicci. Voltare pagina e ripartire.

OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA 3-1 FOPPAPEDRETTI BERGAMO
(18-25, 25-17, 25-20, 25-22)
Eccolo puntuale il risultato a sorpresa della settimana: la Foppapedretti perde contro la neopromossa. Dopo il decimo set vinto di fila, probabilmente le orobiche hanno allentato l’attenzione. Tanto è bastata: Vicenza non c’ha pensato due volte e ha fatto suo un risultato storico. A Bergamo faticano ancora gli attaccanti di posto 4, mentre Barun sta dimostrando di aver trovato il giusto stato di forma per poter fare la differenza. Anche la battuta della Foppa è poco incisiva (Vicenza riceve troppo bene: 48% di perfetta e 67% di positiva). Tra le venete convincono soprattutto Partenio e Wilson.

SUDTIROL BOLZANO 3-0 CLUB ITALIA
(18-25, 22-25, 23-25)

Ecco la prima vittoria del Club Italia, ed è una vittoria schiacciante e che non lascia spazio a repliche. Bolzano è la prima storica vittima di una squadra che, se in giornata, non ha nulla da invidiare a nessuno. L’esperienza è troppo poca per pretendere una continuità su alti livelli, ma le ragazzine di Bonitta fanno paura, quando giocano. Ne menziono una per tutte: la schiacciatrice Anastasia Guerra chiude con il 68% in attacco. Avanti così!

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sabato 21 novembre 2015

#ConosciamoleMeglio || LIU JO MODENA

Foto di Francesca Soli
È il turno di un'altra big della stagione 2015-2016. Anche la Liu Jo Modena si è data da fare in estate: il sestetto allestito è infatti di grande spessore. Magari i nomi sono meno altisonanti rispetto ad altri roster, ma è il grande equilibrio in tutti i reparti a inserire Modena tra le favorite per la corsa allo Scudetto.
Il campionato resta il più incerto mai visto negli ultimi 10 anni, quello è certo. Sarà davvero impossibile fare pronostici, dato che la lunga pausa natalizia per la Nazionale metterà i bastoni tra le ruote a molte squadre. Dopo gennaio inizierà probabilmente il vero campionato: le squadre dovranno ripartire da zero e ricostruire l'identità di squadra fondamentale per arrivare in fondo nell'avvincente corsa al tricolore.
Modena, comunque, intende fare bene prima e dopo. La regista ha esperienza e tanti tricolori cuciti sul petto: sicuramente conosce il modo per vincere e intende esibirlo anche quest'anno. L'opposto, poi, è di peso e potrebbe diventare l'arma in più.
Ma bando alle ciance: ecco le giocatrici.

IN CAMPO - Coach Alessandro Beltrami può permettersi il lusso di schierare in campo un sestetto da brividi, così come può pescare tra la panchina cambi di lusso. Le sette titolari sono la palleggiatrice Francesca Ferretti (arrivata in corsa nella passata stagione da Baku e confermata poi in estate), l'opposta Valentina Diouf (tutti ci auguriamo che questo possa essere l'anno della definitiva consacrazione ad alto livello), i centrali Heyrman e Folie, le schiacciatrici Chiara Di Iulio e Dora Horvath, il libero Chiara Arcangeli.

IN PANCHINA - Tra le riserve la palleggiatrice Galeotti sostituisce l'infortunata Carraro; tra le schiacciatrici ci sono la slovena Scuka e la spagnola Rivero (utilizzabile anche come opposto); la terza centrale è l'altra torre della squadra, Floriana Bertone (anche per lei 202 cm); il secondo libero, infine, è Gamba, promossa dalla Serie B1.

QUI il sito ufficiale della società.

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Serie A1 || Si torna in campo per la settima giornata!

Tra poche ore verrà dato il via alla settima giornata della Regular Season 2015-2016. Saranno ben due gli anticipi di oggi e tra questi anche uno scontro di vertice. Nel pomeriggio di domani, invece, le big affronteranno squadre - sulla carta - meno insidiose, ma non per questo da sottovalutare. 
Vediamo insieme tutte le partite.

Novara in campo per sedare le polemiche
GLI ANTICIPI - Oggi pomeriggio alle ore 18.30 a Novara scenderà in campo l'Igor Gorgonzola contro la Metalleghe Sanitars Montichiari. Entrambe le squadre attraversano un periodo difficile: Montichiari viene da una serie di sconfitte consecutive, mentre Novara è stata travolta dalle pesanti parole dello sponsor rivolte a Pedullà e Signorile (qui per approfondire). Non mancherà quindi la motivazione per far bene su entrambi i fronti: la partita si preannuncia scoppiettante. Stasera alle ore 20.30, invece, l'Imoco Volley Conegliano ospiterà la Nordmeccanica Piacenza per uno scontro stellare. Le due squadre appaiono in grande forma: prepariamoci a un volley stellare.

DOMENICA - Nel pomeriggio di domani, poi, tutte le altre partite. L'Unendo Yamamay Busto Arsizio sfiderà in casa la Pomì Casalmaggiore: scontro sulla carta proibitivo per le bustocche che però cercheranno in tutti i modi di fare il colpaccio. Il PalaYamamay spesso ha saputo fare la differenza. Al Palazzetto dello Sport di Scandicci andrà in scena il derby toscano tra Savino del Bene e Firenze: potrà Il Bisonte trovare il riscatto? Altra sfida interessante sarà quella tra Sudtirol Bolzano e Club Italia, mentre la Foppapedretti Bergamo farà visita a Vicenza per confermare la continuità trovata nelle ultime uscite.

In questo settimo turno riposa la Liu Jo Modena.

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L'#ABC di... Valentina Diouf

Venerdì scorso c'è stata la prima puntata dell'#ABC: la protagonista era la fenomenale Eleonora Lo Bianco. Per la puntata di oggi, invece, ho pensato a Valentina Diouf. Nata il 10 gennaio 1993, Valentina è l'astro nascente della pallavolo italiana. Attendiamo la sua definitiva esplosione a livello mondiale, ma alcune sue prestazioni lasciano intravedere un futuro roseo in posto 2 per la Nazionale. Alta, altissima, è espressione di forza e dolcezza allo stesso tempo e il suo sorriso ha conquistato il pubblico italiano. 
Questo è il suo alfabeto.

A di... Argento. Questo è il colore dell'ultima medaglia che si è messa al collo. L'ha vinta in Polonia con l'Unendo Yamamay in Champions League. Busto è stata la stupenda outsider del torneo, ma, alla fine, nessuno può dire che non se la meritasse. Per Vale anche il premio di Miglior Opposto.

B di... Brasile. Se c'è una partita che l'ha consacrata, è stata la finale per il terzo posto contro il Brasile ai recenti mondiali italiani. Più di 30 punti in poco più di tre set. Presente da promessa, futuro da fenomeno.

C di... Campionessa del Mondo. Nella storia della pallavolo giovanile italiana, lei è stata la prima. È successo a Lima, in Perù, nel 2011. L'avversario era un Brasile che non perdeva da quattro anni.

D di... Due metri (e zero-due). È questa l'altezza esatta di Valentina. Durante l'infanzia ha sofferto la diversità rispetto alle amiche, ora ne va fiera. Lo confermano i tacchi indossati nelle apparizioni pubbliche e le acconciature che ne allungano - se possibile - la figura.

E di... Europeo (maledetto!). Durante gli anni in Nazionale giovanile ne ha vinto uno, in seniores, invece, solo quarti di finale persi. Ora pensa ad andare a Rio, ma - conoscendola - non vede l'ora di rifarsi nel 2017.

F di... Fiocco di neve. Lo storico soprannome della Diouf. A inventarlo è stato il suo primo capitano in Serie A1: Francesca Piccinini. Il riferimento è alla lentezza con cui Vale si butta in terra in difesa, esattamente come un fiocco di neve.

G di... Giuf. Questa è la vera pronuncia del suo cognome.

H di... "Ho fame!". Io l'ho conosciuta nel periodo in cui la crescita in statura andava esaurendosi e il corpo si doveva adattare alla nuova struttura. Non a caso, aveva sempre fame. Certi abbinamenti me li ricordo ancora: carote e yogurt, per citarne uno.

I di... Impassibile. Durante il Mondiale Juniores avevamo preso l'abitudine di scambiare due parole prima di ogni partita via Facebook. Il giorno della finale le dico: "Cavolo Vale, tra poco giochi una finale mondiale! Sei agitata?". Lei risponde: "In realtà sono tranquillissima".

L di... Liu Jo Modena. Questa è la squadra in cui giocherà le prossime due stagioni. In Serie A1 ha vestito anche la maglia della Foppapedretti Bergamo (3 anni) e quella dell'Unendo Yamamay Busto Arsizio.

M di... Milano. La sua città: lì è nata 23 anni fa; lì torna ogni volta che può.

N di... Nike. Sì, perché Valentina è una dei pochi pallavolisti della storia a essere diventata testimonial Nike nella sua linea Nike Women.

O di... Opposto. Con quell'altezza avrebbe potuto fare il centrale o l'opposto. Il braccio pesante, poi, ha tolto ogni dubbio.

P di... Pipe. L'attacco centrale da seconda linea è il suo marchio di fabbrica. Da lì entra come un treno scavando dei pozzi nel campo avversario.

Q di... Quando sarai grande. È il titolo del suo libro, scritto a quattro mani con il giornalista Andrea Schiavon. Racconta la sua vita, i suoi pensieri, la sua crescita smisurata, le sue vittorie e anche le sue sconfitte. Consiglio a tutti di leggerlo: scoprirete una persona non comune.

R di... Roma. È l'altra città fondamentale della sua vita. A quattordici anni lascia Milano per la giocare nel Club Italia con l'obiettivo di sfondare nella pallavolo. Il coraggio - e la forza - sono stati premiati.

S di... Senegal. Il colore della pelle e i suoi capelli vengono da lì, dal Paese del padre. Riscopre le sue origini solo da adolescente, grazie alla madre. Papà le ha lasciate per cercare fortuna negli Stati Uniti, senza farsi sentire per anni. Adesso, per fortuna, il rapporto è stato ricucito.

T di... Trofeo delle Regioni. È una tappa obbligata per tutte le pallavoliste forti. Lo cito perché la mia e la sua strada si incrociano lì. Anzi, appena prima: io il Trofeo non l'ho giocato. Durante le selezioni la noto (impossibile il contrario). Su Facebook mi chiede: "Ci conosciamo?". Rispondo "Considerami un tifoso!". Da lì siamo diventati amici.

U di... Umile. Perché quando a quattordici anni sei alta due metri è difficile essere coordinata come le compagne di squadra. Così Vale si è rimboccata le maniche e ha lavorato il doppio, accettando anche la panchina, all'inizio.

V di... Viga. "La Viga", come la chiama lei: sua mamma. Compagna di avventure e di viaggi avventurosi, così come di discussioni e di giornate intere a non parlarsi. Al mondiale c'è stato addirittura uno striscione per lei. Famiglia speciale.

Z di... Zelig. È stata la sua prima apparizione in tv. Ha cantato la sigla del cartone animato Mila&Shiro insieme a Cristina Chirichella, Noemi Signorile e... Alessandra Amoroso.





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venerdì 20 novembre 2015

#ConosciamoleMeglio || UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO

Se la Savino del Bene Scandicci ha rinnovato praticamente tutta la squadra, anche l'Unendo Yamamay Busto Arsizio non è da meno. Anzi: la rivoluzione della società bustocca è stata ancor più radicale perché ha riguardato anche dirigenza e presidente. Dopo di loro, poi, un altro cambiamento che ha fatto parlare: dopo infinite stagione in cui Carlo Parisi ha allenato - e vinto, tanto - la Yamamay, in questa stagione la UYBA si presenta con Marco Mencarelli in panchina. La scelta di un tecnico così bravo e così vincente con le giovani - è stato per anni il direttore tecnico delle giovanili della nostra Nazionale - lasciava intendere l'intenzione della società di muoversi a favore di giovani talenti pronti ad esplodere. E così è stato: Busto si presenta ai nastri di partenza della Serie A1 2015-2016 giovane e motivata a stupire. Probabilmente la (poca) esperienza delle atlete giocherà a sfavore della squadra sul lungo termine, ma il roster ha le giuste caratteristiche per poter diventare l'esaltante outsider del torneo.
Ecco le giocatrici.

IN CAMPO - Il sestetto-più-uno titolare prevede Hagglund al palleggio in diagonale con l'opposto Lowe (rivelazione dell'estate a stelle e strisce); in posto quattro giocano la turca Godze Yilmaz (ex Eczacibasi campione d'Europa) e la confermata Degradi; al centro l'altra conferma Pisani con la canadese Thibeault (proveniente dal campionato polacco, ma con esperienze anche in Italia a Urbino); il libero è l'italiana Poma.

IN PANCHINA - La panchina di busto è corta: solo quattro le giocatrici a disposizione di Mencarelli per i campo. Come schiacciatrici ci sono Papa (ex Bolzano) e il giovane talento azzurro Angelina (che in questo inizio di campionato ha trovato grossi spazi per giocare); la terza centrale è Fondriest da Trento; il secondo palleggiatore è Cialfi da Vicenza.

QUI il sito ufficiale dell'Unendo Yamamay Busto Arsizio. Consiglio inoltre di seguire la società su tutti i social (in particolar modo Facebook e Instagram, ma è anche presente su YouTube, Twitter, Google+ etc - trovate tutti i link sul sito): essa rappresenta un esempio di management, anche a livello di social media marketing, in campo sportivo.

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giovedì 19 novembre 2015

IGOR NOVARA || Il caso: salta Pedullà o la Signorile?

È una notizia che rimbalza un po' ovunque, sia sul web, sia sulla carta stampata della città piemontese: qualcosa, a Novara, non funziona. 
La classica goccia di troppo è stata la brutta partita giocata in casa della Pomì Casalmaggiore sabato sera: un perentorio 3-0 senza possibilità di replica. Atlete irriconoscibili, parziali impietosi e uno spettacolo che non deve essere piaciuto allo sponsor che commenta così: 

"Uno spettacolo indegno. Inaccettabile com’è stata preparata e gestita la partita contro Casalmaggiore. [...] E’ la prima volta che mi permetto di giudicare un aspetto tecnico, ciò significa che ritengo la situazione particolarmente delicata".

Parole dure, quindi, spietate; parole che lasciano intuire che presto qualcosa cambierà. A essere a rischio sono i due direttori d'orchestra: lui, Pedullà, dalla panchina; lei, Signorile, dal campo.
Il malcontento societario, in realtà, affonda le sue radici ben più il là. La dirigenza non ha infatti digerito la finale Scudetto persa contro Casalmaggiore a maggio, non ha digerito la Supercoppa persa, sempre contro Casalmaggiore, a inizio ottobre e non ha digerito la sconfitta, sempre contro Casalmaggiore, di sabato.
Facile dunque ipotizzare un nuovo acquisto, o forse due, nel mercato di gennaio. Il sestetto piemontese soffre sia al palleggio sia in posto 4 e saranno probabilmente queste due le aggiunte che porterà la pausa natalizia.
Per Noemi Signorile, quindi, continua il periodo nero che l'ha vista rinunciare all'azzurro e che adesso la potrebbe portare lontano da Novara. La speranza - e l'augurio - è che Noemi possa ritrovare la serenità necessaria per dimostrare in campo il suo valore.
Intanto la società preme per mettere in campo la giovane seconda palleggiatrice, Francesca BosioPedullà, invece, intende dare piena fiducia a Noemi.

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#ConosciamoleMeglio || IMOCO VOLLEY CONEGLIANO

La provincia di Treviso, quest'anno, parla in slang americano stretto. Il merito è della pallavolo, in particolar modo dell'Imoco Volley Conegliano. La dirigenza veneta ha infatti richiamato a sé ben quattro giocatrici a stelle e strisce: nel sestetto-più-libero, infatti, le quattro straniere vengono tutte dalla terra di Obama.
Che Conegliano sia uno squadrone di livello internazionale è fuori dubbio. La campagna acquisti della società è stata di altissimo valore, segno che il primo obiettivo stagionale è lottare per lo Scudetto. A dir la verità, però, anche l'anno scorso i nomi delle pantere facevano spavento. Eppure, per tutta la stagione, il gioco espresso in campo non rispecchiava il valore delle star che lo mettevano in pratica. I soli nomi, come sempre, non fanno il risultato e, nella storia del campionato italiano di Serie A1,  abbiamo già avuto esempi illustri di società che, a spendere e spandere, non si sono mai cuciti il tricolore sul petto. Basti pensare al Villa Cortese della prima decade degli anni 2000 o anche solo all'Igor Gorgonzola Novara che, nella stagione passata, avrebbe dovuto vincere senza esitazioni. La differenza la fa il gruppo, si dice di solito. La frase è banale quanto vera, e per questo Conegliano ha chiamato a sé un tecnico - Davide Mazzanti - che ha sempre fatto del gruppo la chiave per i suoi successi (Foppapedretti e Casalmaggiore l'hanno dimostrato).
L'Imoco ha, quindi, qualcosa in più: la vittoria dipenderà solo dal gioco che la squadra riuscirà a mettere in campo.
Ma ecco le giocatrici che compongono il roster 2015-2016.

IN CAMPO - Mazzanti può schierare in campo la palleggiatrice Alisha Glass (confermata dalla passata stagione) in diagonale con l'opposto - e madre della figlia di Davide - Serena Ortolani; al centro della rete ci saranno il neo-capitano Valentina Arrighetti (ritornata per l'occasione in Italia dall'Azerbaijan) con Rachel Adams; in posto quattro abbiamo la diagonale formata da Kelsey Robinson e Megan Hodge; il libero, come sempre, è l'azzurra Moky De Gennaro.

IN PANCHINA - Tra le riserve, il secondo palleggio è l'italiana Marta Bechis, tornata dalla Polonia, che condivide il ruolo con Valentina Serena; la terza centrale è l'intramontabile Jenny Barazza; le schiacciatrici in panchina sono invece la giovane rivelazione della passata stagione Nicoletti, Alice Santini da Urbino e la greca Anthi Vasilantonaki classe 1996; il secondo libero è invece Chiara De Bortoli (1997) direttamente dalla seconda squadra dell'Imoco, il San Donà di B1.

QUI il sito della società.

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mercoledì 18 novembre 2015

#ConosciamoleMeglio || FOPPAPEDRETTI BERGAMO

A metà strada: è lì che siamo. Dopo avervi presentato le prime sei squadre della Serie A1 2015-2016, adesso è il turno della Foppapedretti Bergamo. E che Foppa!

La crisi economica ha toccato tutti, inutile negarlo, e Bergamo non ha evitato il contagio. Così, dopo lo Scudetto di giugno 2010, sembrava che la storia avesse avuto una sua fine e che alla società lombarda spettasse un futuro da “prima esperienza per giovani promesse”. Perché così è stato: per cinque lunghe stagioni Bergamo ha fatto fronte alle sue ristrettezze economiche puntando sulle giovani. Molte dal vivaio, altrettante da fuori, ma il risultato non cambiava: lo Scudetto e le antiche glorie erano lontane anni luce dalla pallavolo che si vedeva al PalaNorda.
Un giorno d’estate, poi, nel 2015, arriva Percassi. E la storia cambia. O, meglio: la storia ritorna, là dove è stata fatta. La società orobica decide di partire da lei, l’ultima palleggiatrice vincente che ha avuto: Eleonora Lo Bianco torna in Italia e, dopo di lei, nasce una squadra - di nuovo - da Scudetto.

Il ritorno della Foppapedretti, però, coincide con il ritorno di un Campionato Italiano di livello assoluto, forse mondiale. Le pretendenti sono tante e forti, ma Bergamo ha indubbiamente la squadra per far bene. Dove arriverà, poi, ce lo dirà solo il tempo.

IN CAMPO - Il sestetto titolare del confermato Stefano Lavarini è così composto: Leo Lo Bianco al palleggio, Kate Barun (da Novara) opposto; Paola Paggi confermata al centro insieme alla novità Aelbrecht, ex BustoCeleste Plak e l’italianissima Alessia Gennari (scudettata nella passata stagione con Casalmaggiore); il libero è un altro monumento del volley mondiale, Paola Cardullo.
; in posto 4, la futura stella olandese

IN PANCHINA - La panchina della Foppa è cambiata di poco, ma è di assoluta qualità: il secondo palleggio è la giovane slovena Eva Mori; il secondo opposto è Miriam Sylla, capace di entrare anche in posto 4 all’occorrenza; la schiacciatrice è la bergamasca Mambelli, cresciuta nelle giovanili della Foppa; il terzo centrale è Laura Frigo.

QUI il sito della storica società.

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L'#AngoloDellaTecnica || IL PALLEGGIO - Parte prima - tecnica di base

Da tre anni a questa parte sono diventato allenatore
È strano: prima di decidere che mi sarebbe piaciuto farlo, non avevo mai preso in considerazione questa opzione. Eppure la palestra è la mia vita, la mia vita davvero: se potessi, starei sempre dentro un campo. Adesso lavoro, studio e mi aggiorno ogni giorno per poter far sì che questo diventi davvero il mio futuro. 
Non credevo che sarei stato in grado, lo ammetto. Così come ammetto di non essere - ancora :P - Velasco. Però, da quando ho iniziato, ho fatto progressi enormi sia nel modo di rapportarmi con le ragazzine, sia come pianificatore della crescita tecnica delle mie atlete. Il processo è ancora lungo, probabilmente sarà infinito, ma mi piace. E le cose che piacciono vengono sempre meglio delle altre.
Non ho abbandonato la strada dell’atleta, anzi. Contro il parere e la poca comprensione di tutti continuo ad allenarmi duramente per raggiungere il mio massimo. Le due strade vanno di pari passo, ecco.
Con il terzo sogno - quello di diventare giornalista sportivo - credo adesso di essere impegnato su tutti i campi in cui vorrei competere. Al momento, va bene così.

Da tre anni a questa parte sono diventato allenatore, ripeto. E l’idea di questa ennesima nuova rubrica nasce proprio da lì. Dalla passione, come sempre, e dal percepire questo mio spazio online come modo di condividere e migliorare.
Iniziamo, quindi, con l’#AngoloDellaTecnica.

Oggi ci occuperemo di palleggio, in particolar modo del palleggio visto come tecnica di base, ovvero come tecnica che tutti i giocatori, indipendentemente dal ruolo, devono possedere per poter giocare. Il palleggio dell’alzatore è davvero un altro paio di maniche: lì entrano in campo variabili come l’imprevedibilità, la finta e la precisione portata all’estremo che lo rendono un altro mondo, ma ne parleremo.

Quindi, il palleggio.
È la prima tecnica che deve essere insegnata a un ragazzo che si avvicina al nostro sport, e il perché è presto spiegato. Esso permette al giocatore di poter gestire le traiettorie di palla alte e “facili”: consente quindi al novello pallavolista di poter giocare fin da subito a qualcosa che assomiglia alla pallavolo. Nel palleggio, inoltre, è inserito tutto il mondo della pallavolo giocata: esso prevede sistemi di accelerazione e decelerazione, analisi della traiettoria dalla palla, sviluppo delle catene cinetiche di spinta, controllo del pallone, rapporto con un bersaglio… Insomma, tutto. Ecco perché, anche a livello metodologico, ha un senso porre la didattica del palleggio come primo punto focale di un percorso di crescita tecnica.
Ma… come si esegue?

La risposta sembra facile, ma potrebbe nascondere delle insidie.
Come tutte le tecniche, è raro che il palleggio venga eseguito senza che prima ci sia stato un movimento. Quindi per un palleggio ottimale è necessario instaurare il concetto di accelerazione e decelerazione: il giocatore parte da fermo, dà un impulso al suo corpo perché si muova verso la palla, decelera ed esegue il palleggio necessariamente da fermo. 
FERMO -> MOVIMENTO -> FERMO -> ESECUZIONE

Raggiunto il punto dove si andrà a incontrare la palla, diventano fondamentali le mani. Esse devono essere protese verso l’alto (NON a braccia tese), aperte e a forma di palla. Gli indici di destra e sinistra, seguendo la linea degli avambracci, devono essere vicini, così come i pollici. I polsi dovranno essere in leggera flessione dorsale (che poi verrà accentuata nel momento in cui la palla entrerà nelle mani dell’atleta); i gomiti leggermente flessi; la schiena non inarcata; i piedi giustamente divaricati a garantire il massimo equilibrio; la gambe leggermente piegate.

Vi siete mai chiesi il ruolo di indici e pollici e il perché di questa innaturale posizione? Ecco, gli indici - se giustamente posizionati - impediscono alla palla di cadere oltre la tesa del giocatore; i pollici, invece, ne impediscono l’abbassamento al di sotto della fronte. Sì, l’ho dato per scontato e forse non avrei dovuto: la palla va impattata sopra la fronte (inizialmente, con una palla leggera, si chiede ai bambini di farla rimbalzare all’attaccatura dei capelli, per stabilizzare il rapporto tra il proprio corpo e l’attrezzo).

Una volta che le mani entrano in contatto con il pallone, bisogna sviluppare tutta la catena cinetica di spinta. Nella posizione precedentemente descritta, il corpo è come una molla caricata: adesso bisogna spingere. Con le ragazze mi piace parlare di trampolini. Il corpo umano ne è pieno: caviglie, ginocchia, gomiti, polsi, dita. E tutti sono implicati nella spinta. Così come la tavola asseconda per un secondo la discesa del tuffatore per poi garantirgli la spinta necessaria a eseguire tutte le difficoltà, nello stesso modo il nostro corpo asseconda la caduta della palla per poi spingerla velocemente verso l’alto. I polsi accentuano la flessione dorsale, i gomiti si piegano, le gambe si caricano e con una spinta simultanea si distendono braccia, polsi, gambe (e caviglie) fino a che le dita non interrompono il contatto con la palla.

Quanto sopra descritto è di facile esplicazione, ma di difficilissima realizzazione. È necessario un grosso volume di lavoro analitico e superanalitico per impostare un palleggio degno di questo nome, ma questo cozza con l’impeto dei giovani e con la loro voglia di giocare. Arduo è il compito dell’allenatore che dovrà cercare il giusto equilibrio tra il divertimento e il necessario percorso di qualificazione tecnica dell’atleta.
È importante sottolineare che il palleggio è una tecnica di precisione e che viene sempre eseguita in stretto rapporto con un bersaglio. È fondamentale dunque che il bersaglio sia inserito nel percorso didattico fin da subito. Per garantire poi che la palla vada all’obiettivo, sarà necessario che tutto il corpo (con le ragazze basta porre l’accento solo sulle punte dei piedi o sulle spalle) sia girato verso il punto di destinazione della palla.

Ecco, direi che come infarinatura ci siamo: la tecnica base è questa, gli esercizi invece sono infiniti, bisogna solo sbizzarrirsi. Ne troverete tanti cercando su Google. 
Più avanti ci addentreremo nel palleggio d’alzata e nel ruolo del palleggiatore, sicuramente uno dei più difficili, ma anche uno dei più affascinanti della pallavolo.

Alla prossima!


Immagini tratte da GOOGLE IMMAGINI.



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martedì 17 novembre 2015

#ConosciamoleMeglio || SAVINO DEL BENE SCANDICCI

Continua l'appuntamento giornaliero con #ConosciamoleMeglio; oggi la protagonista sarà la Savino del Bene Scandicci
La società toscana è quella che più mi ha stupito durante l'estate: l'acquisto di Enrica Merlo - primo vero colpo di mercato della dirigenza - ha aperto la strada a tanti arrivi illustri, segno che Scandicci voleva fare le cose in grande. Così è stato, visto che la squadra si è rinnovata per sei settimi tra le titolari e anche in panchina le novità non si sono fatte attendere. Basterà il mercato messo in atto alla Savino del Bene per lottare per lo Scudetto? Ragionando per nomi, penso che le favorite siano altre. In un campionato come quelli degli ultimi cinque anni sarebbe stato più che sufficiente, ma quest'anno è cambiata la musica: Bergamo, Conegliano, Casalmaggiore, Piacenza, Novara e Modena sono un gradino sopra le toscane. Solo il gruppo, quindi, potrà fare la differenza.
Ma chi sono, dunque, le nuove giocatrici della Savino del Bene? Vediamole insieme.

IN CAMPO - Come detto, il sestetto-più-uno di Scandicci è tutta una novità. L'unica conferma è la centrale Stufi, le altre sono arrivate in estate. La regista sarà Giulia Rondon, proveniente da Modena; l'opposto è Emiliya Nikolova ex Conegliano; in posto quattro la diagonale italiana composta da Valentina Fiorin, sempre da Conegliano, e Sara Loda, da Bergamo; dalla Foppapedretti arriva anche il libero Enrica Merlo; chiude la rosa delle titolari la turca Bahar Toksoy Guidetti.

IN PANCHINA - Tra le riserve c'è la confermata Chiara Scacchetti al palleggio, per il resto sono ancora tutte novità. Le schiacciatrici che partono dalla panchina saranno Silvia Lotti e Judith Pietersen; il terzo centrale è l'ex Montichiari Sara Alberti; il secondo libero è Alice Giampietri.

Come sempre, QUI trovate il sito ufficiale della società.
Che Scandicci possa essere la nuova Casalmaggiore? Ditemi come la pensate! :)

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#AzzurreInCampo || Come hanno giocato nella sesta giornata

Il torneo di qualificazione olimpica di Ankara è alle porte: tra un mese il Campionato Italiano si fermerà per lasciare spazio alle Nazionali impegnate in Turchia alla ricerca di un pass per Rio2016. L'Italia è in un girone di ferro: la prima classificata andrà direttamente in Brasile, mentre seconda e terza dovranno passare per un'ulteriore selezione in Giappone a maggio.
È interessante allora andare a osservare come si stanno comportando le papabili azzurre in queste prime uscite stagionali, per valutarne lo stato di forma in prospettiva azzurra. Lo farò con la rubrica settimanale #AzzurreInCampo, a partire da oggi.
Iniziamo.

PALLEGGIATRICI - Nel reparto registi le cose stanno andando tutto sommato bene: Eleonora Lo Bianco è in grande ripresa: nell'ultima giornata contro Busto ha fatto la differenza con palleggi imprevedibili e con la suo ormai leggendaria precisione. Ofelia Malinov non si può valutare dall'ultima uscita: il Club Italia ha faticato nel suo insieme, attribuirle la colpa sarebbe ingiusto. In generale, anche lei ha iniziato bene il Campionato, riuscendo a dirigere le sue giovanissime compagne nel migliore dei modi. Francesca Ferretti (ok, sarà difficile, ma visto l'Europeo non mi stupirei di una sua convocazione) ha toppato solo la partita contro Montichiari, poi si è espressa ai suoi soliti standard, e la sua palla al centro è spietata. Siamo ancora lontani dalla Ferretti che conosciamo, ma la via intrapresa è quella giusta: il tie break vinto con Piacenza ne è la dimostrazione. Noemi Signorile, infine, sta faticando: lo Scudetto perso sembra aver messo in discussione alcune certezze che la regista deve ritrovare per sperare in una convocazione. 0-3 senza storia contro la Pomì: Novara non è il Club Italia e una battuta d'arresto così pesante non deve permetterci di additare, ma almeno di riflettere.

OPPOSTE - Indre Sorokaite, l'abbiamo già detto, ha faticato contro Modena. L'italo-lituana ha dalla sua tanta grinta: può essere straripante, ma anche controproducente. A lei trovare l'equilibrio necessario per un torneo pre-olimpico così difficile. Valentina Diouf è invece in ripresa: le prime uscite stagionali non ci avevano convinto; manca ancora la continuità, ma quando è in giornata è devastante. Ci sarà ancora un mese per prepararsi al meglio. Serena Ortolani sembra essere in formato Foppapedretti. Ok, contro Montichiari non ha brillato ed è stata anche sostituita, ma una sola partita non cancella tutto il buono visto prima. Fossi in Bonitta, ci farei un pensierino. Nadia Centoni, nella sua lontana Turchia, fa valere tutta la sua esperienza. Il match contro il Vakifbank è finito 1-3, ma la toscana ha messo a segno i soliti 17 punti. Unico problema? Non è più una ventenne.

POSTO 4 - Ancora in Turchia, Lucia Bosetti vince contro il Bursa 3-1. Il suo compito con il Fenerbahce è quello di dare equilibrio in seconda linea, vista la presenza di Kim, giocatrice da 30 punti a partita. Ci auguriamo che possa essere la stessa storia anche in Nazionale, dove Lucia è decisamente mancata in estate. Alessia Gennari continua nella sua fase di recupero: l'intervento al menisco ha fermato la sua crescita con la Nazionale, ma adesso c'è. In ricezione sta diventando una garanzia per la Foppa, ma è in attacco che ci si attende ancora qualcosa di più. L'altra Bosetti, Caterina, è parsa un po' sottotono. È vero, con Cruz compagna di reparto, il suo ruolo è decisamente ridimensionato, ma in chiave azzurra servirà più spregiudicatezza. Antonella Del Core, in Russia, continua a mettere al servizio della squadra la sua esperienza; anche da lei ci si attenderà un torneo stellare, visto che è proprio in posto 4 che siamo mancati di più. 
Riflessione - Francesca Piccinini, in questo inizio stagione, è tornata in formato mondiale. Ok, ne avrà 37 e non è proprio di primo pelo, ma... perché no? Gioca chi è più in forma, e lei di certo lo è.

CENTRALI - Martina Guiggi e Cristina Chirichella non pervenute a Cremona: il 40% da centrali è decisamente troppo poco. Il loro valore non si giudica da una sola partita sbagliata, ovviamente: ci attendiamo però un ultimo mese di fuoco. Valentina Arrighetti non è stata schierata contro Montichiari, quindi aspettiamo a parlarne. Raphaela Folie, invece, con la Ferretti gira alla grande.
Riflessione - Questo reparto sembra proprio il più debole della squadra, ma il campionato non offre sostitute dello stesso livello. Se i centrali azzurri non raggiungono il livello delle altre squadre, quale potrebbe essere la soluzione?


LIBERI - Monica De Gennaro, dopo un periodo incerto con l'Imoco, è tornata a giocare come sa: 80% di ricezione positiva e 50% di perfetta. Siamo sulla giusta via. Come tutta Novara, invece, anche Sansonna fatica: 43% di positiva.
Riflessione - Leonardi, Merlo, Sirressi e Cardullo... In Italia siamo messi bene. E affiancare qualcuno alla De Gennaro? Io sceglierei la Cardullo, dato che con la Foppapedretti sta dando prova di essere ancora uno dei più forti al mondo. E voi?






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lunedì 16 novembre 2015

La sesta giornata || I più e i meno

Ieri si è giocata la sesta giornata di Serie A1 2015-2016. Sono state parecchie le partite interessanti sia per la classifica sia per i valori in campo. Non sono mancati, ancora una volta, i risultati inattesi e gli scontri giocati fino all'ultimo punto, come piacciono a noi appassionati. 
Vediamo dunque che cosa è andato, e che cosa un po' meno, nelle singole partite.

Pomì Casalmaggiore 3-0 Igor Gorgonzola Novara
Il punteggio è stato impietoso e le igorine sono uscite dal PalaRadi con le ossa rotte. Ma perché? A Casalmaggiore ha funzionato tutto bene, partendo dal rendimento dell'ormai solita Gibbemeyer (8 punti e il 78% in attacco); brava Lloyd, ancora una volta impeccabile in regia; prezioso l'apporto di laterali, soprattutto di Kozuch. Da rivedere invece il rendimento di Piccinini, che su 18 palloni ne mette a terra solo 2. Trovare invece un colpevole a Novara è veramente troppo difficile: le piemontesi non sono mai scese in campo, è questa la verità. Bisognerà solo voltare pagina.

Nordmeccanica Piacenza 2-3 Liu Jo Modena
Questa è stata una di quelle partite a cui si vorrebbe assistere più spesso. Piacenza veniva da numerosi impegni in poco tempo e sicuramente questo ha influenzato il suo gioco. Modena, invece, voleva mettere alla prova la continuità trovata nelle ultime uscite (dopo Montichiari) ed è stata promossa a pieni voti. Da mettere tra i "più" le prestazioni di Diouf (25 punti, anche se è da migliorare il 31% in attacco) e di Heyrman, grande protagonista del match (19 punti con due muri e due ace). In casa di Piacenza funziona solo Meijners che con i suoi 31 punti tiene a galla l'intera nave. Bene anche Melandri, chiamata in causa poco, ma con il 100% di efficacia in attacco. Da rivedere le prestazioni di Sorokaite e Marcon (25% e 35% rispettivamente in attacco).

Imoco Conegliano 3-0 Metalleghe Sanitars Montichiari
Le pantere tornano definitivamente a ruggire, mentre Montichiari continua nelle sue difficoltà: il tie break contro il Club Italia era un segnale allarmante. Tra le fila dell'Imoco funziona tutto: Glass è finalmente tornata ai suoi standard qualitativi e tutta la squadra ne approfitta; Ortolani è però sottotono (solo il 17% di palloni messi a terra). Montichiari invece è completamente da rivedere: anche Gioli fatica, segno che in ricezione la squadra subisce troppo.

Foppapedretti Bergamo 3-0 Unendo Yamamay Busto Arsizio
Bergamo è definitivamente tornata, Busto Arsizio continua a faticare fuori casa. In casa Foppapedretti Lo Bianco torna ad incantare al palleggio e, a turno, Barun e Plak si caricano l'attacco della squadra sulle spalle; Cardullo, poi, è spettacolare in difesa. La UYBA, invece, è poca roba: servizio poco incisivo e attacco incerto, soprattutto negli scambi lunghi.

Il Bisonte Firenze 2-3 Obiettivo Risarcimento Vicenza
Scontro salvezza vinto in rimonta da Vicenza. Le bisontine non sono spietate e la partita, che poteva essere chiusa prima, si riapre a favore delle venete. A Firenze salvo solo Ninkovic (53% in attacco) mentre è completamente da rivedere la resa di tutti gli altri attaccanti. Vicenza, invece, approfitta della buona prova in attacco di Kitipova (60%) e Popovic (58%), facendo così suo un match fondamentale.

Club Italia 0-3 Savino del Bene Scandicci
Club Italia purtroppo non pervenuto. La centrale Anna Danesi è l'unica a reggere il confronto, mentre per tutte le compagne la giornata è totalmente da dimenticare. Scandicci non ha dovuto faticare più di tanto. Nonostante ciò, bene Nikolova e benissimo Stufi (78%).

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