Ci eravamo lasciati con le nazionali giovanili che dominavano il mondo e una Sara Anzanello che, dopo tanti anni, ritornava in campo. Poi il tempo è passato e neanche me ne sono accorto. Così è iniziato il campionato, le squadre si stanno amalgamando e il livello continua a salire; le italiane si fanno valere anche in Europa e la verità è che tutto ciò ha bisogno di un aggiornamento. Partiamo quindi dalla classifica attuale e cerchiamo di spiegare perché ogni squadra occupa la sua posizione.
TREDICESIMA: CLUB ITALIA - Il perché il Club Italia occupi l’ultima posizione della classifica è presto spiegato: l’età. E non esiste altro motivo: non è superiorità tecnica, non è supremazia fisica; la discriminante è, semplicemente, l'esperienza. Perché le ragazzine di Bonitta non sembrano mai fuori luogo e, anzi, si dimostrano sempre all’altezza della situazione. Rubano un set quando la tenuta mentale le supporta (1-3 contro Novara e Piacenza), si piegano 3 set a 0 con grande umiltà (contro Modena) e contro chi non lotterà per lo Scudetto si prendono anche un punto (2-3 contro Montichiari). Avanti così, insomma. La Nazionale del futuro ha bisogno di ragazze temprate.
DODICESIMA: FIRENZE - Il Bisonte è penultimo, sì. Ed è una posizione che, sulla carta, non si merita. Vuoi perché non è un esordiente, vuoi perché in rosa ha giocatrici di esperienza, la classifica di Firenze non esprime il valore della squadra, anche se è frutto di un unico exploit contro Piacenza (vittoria per 3-2) e di tante altre partite senza punti (come l’ultimo 0-3 in casa di Bergamo). Ma alla lunga verrà fuori il vero valore delle ragazze di Vannini: non saranno in finale Scudetto, ma la salvezza è decisamente alla loro portata.
UNDICESIMA: VICENZA - Come ci si aspettava: l’Obiettivo Risarcimento non è stata creata con la volontà di cucirsi un tricolore al petto, ma di fare un campionato rispettoso. Gli unici tre punti sono stati conquistati in casa di Montichiari; per il resto, solo 0-3.
DECIMA: BOLZANO - Come sopra. Bolzano, però, scende in campo con una grinta che a Firenze, Vicenza e Montichiari non si è vista. Così tre punti contro Firenze (la lotta per la salvezza le vedrà entrambe protagoniste) e un’impresa titanica contro Conegliano (vittoria per 3-2 in casa) valgono tanto, soprattutto in prospettiva.
NONA: MONTICHIARI - Al secondo anno in A1, alla squadra bresciana si chiedeva decisamente di più, soprattutto in termini di fluidità di gioco e amalgama. Montichiari ha puntato in estate sulla continuità e, esclusa Brinker, tutte si allenano insieme da agosto. L’unica partita convincente è stata quella vinta 3-0 contro Modena (più per demeriti della LiuJo, bisogna dirlo); il 3-2 contro il Club Italia, invece, denuncia una tenuta mentale e di squadra labile e potenzialmente pericolosa.
OTTAVA: SCANDICCI - La Savino del Bene è ancora in rodaggio: dopo la prima uscita convincente contro Busto Arsizio, le toscane sembrano aver perso il filo del discorso. Sulla loro strada Bergamo e Piacenza sono state spietate. Nell’ultima giornata, invece, sono arrivati tre punti contro Bolzano e una ventata di aria positiva. Certo è che, leggendo i nomi, Scandicci è da primi posti.

SESTA: CONEGLIANO - L’inizio delle venete è stato esplosivo, così come il mercato in pompa magna della società lasciava pensare. Con la sconfitta subita a Bolzano, però, qualcosa si è rotto e la successiva sfida con Busto Arsizio non ha di certo aiutato. L’Imoco è l’esatta fotografia della stagione che sarà: il passo dal primo al sesto posto non è poi così difficile.
QUINTA: BUSTO ARSIZIO - Mencarelli ci sa fare con le giovani, si sapeva. Così la rinnovata Busto Arsizio naviga a vele spiegate sulle ali dell’entusiasmo e del bel gioco. Alla lunga verranno fuori i veri valori in campo (tante altre squadre sono molto più attrezzate per competere sul lungo periodo), ma tant’è: è stato comunque un inizio strepitoso.

TERZA: CASALMAGGIORE - La bella favola della Pomì continua anche in questa stagione. Vero, la rosa di quest’anno è stata costruita in chiave Champions League (e l’esordio con vittoria contro l’Eczacibasi VitrA Istanbul sembra dar ragione alla società), ma rimane il fatto che a parlare poi è sempre il campo, e il campo, anche quest’anno, parla bene per le casalasche.
SECONDA: NOVARA - L’Igor Gorgonzola ha approfittato di una rosa invariata per cinque settimi e fa della sintonia tra le giocatrici il suo punto di forza. Sicuramente le piemontesi hanno perso qualcosa in posto 4 in estate e, sul lungo periodo, questa potrebbe essere la loro spina nel fianco. Novara rimane comunque una delle pretendenti al titolo.

Tutto sommato, il livello del Campionato Italiano, quest’anno, è altissimo. Molte squadre, poi, non stanno ancora esprimendo tutto il proprio potenziale, ma lasciano intravedere una crescita esponenziale da qui ai prossimi mesi. Sarà, quindi, un torneo avvincente da viversi tutto d’un fiato, togliendosi dalla mente il livello (oggettivamente non altissimo) delle ultime edizioni.
Immagini tratte da GOOGLE IMMAGINI
Metti Mi Piace alla Pagina Facebook ufficiale Parlando di Pallavolo - Il Sito.
Nessun commento:
Posta un commento