lunedì 21 settembre 2015

Il futuro è azzurro | pre-juniores e juniores sul podio mondiale

Non era mai successo che le due nazionali giovanili italiane centrassero il podio nello stesso anno. Oltre a questo record, poi, la pre-juniores ne ha battuto un altro: per la prima volta nella sua storia si è laureata Campione del Mondo.

Sono notizie che inorgogliscono sia le protagoniste delle imprese, sia gli appassionati di questo sport. E chissà quanto orgogliose sono Orro e Egonu, titolari di entrambe la nazionali, oggi con una doppia medaglia al collo. Sicuramente, la Sardegna ha saputo dimostrare tutta la sua gratitudine ad Alessia, regalandole un'accoglienza degna di atlete molto più affermate.

Quella vinta poche ore fa dall'Under 20 rappresenta la terza medaglia mondiale delle nostre rappresentative giovanili. La prima è arrivata nel 2011: anche quella volta fu oro e le protagoniste in campo erano delle giovanissime Diouf, Pisani, Camera e Caterina Bosetti.
Nella notte italiana del 17 agosto 2015, le giovanissime ragazze Under 18 sono risalite sul gradino più alto del podio. Il campionato mondiale è stato ospitato a Lima, in Perù, come quattro anni prima. Sulla panchina, ancora una volta, Marco Mencarelli. Il Menca chiude così la sua attività con le nazionali giovanili. Due ori mondiali, tanti ori europei e il grandissimo merito di essere stato uno dei primi ad aver portato le giovani italiane sul tetto europeo e mondiale: chapeaux.
Poche ore fa, poi, nel campionato del mondo portoricano, anche la juniores è andata a medaglia. Dopo aver perso - solo per 3.2 - contro la Repubblica Dominicana, le italiane hanno battuto il Giappone nella finalina, mettendosi al collo un bellissimo bronzo.

Il vero valore di queste medaglie, però, è in prospettiva. E c'è il serio rischio che il futuro della pallavolo femminile italiana possa continuare a parlare azzurro. Tutto dipenderà dalle scelte delle giocatrici e delle società che avranno la grande responsabilità di farle crescere; dipenderà dall'impegno delle azzurrine; dipenderà dalla pressione che avranno. Ognuno, quindi, al suo lavoro: sarà solo la grande squadra italiana, fatta di tecnici, ragazze e tifosi, a fare la differenza.

LE PROTAGONISTE.
Italia Under 18 Carraro, Zannoni, Botezat, Piani, Egonu, Orro, Lubian, Mancini, Melli, Nwakalor, Pami, Provaroni, Mazzaro,  Mazzotti.
Italia Under 20 - Orro, D'Odorico, Egonu, Bonifacio, Danesi, Zanette, De Bortoli, Bonvicini, Cambi, Guerra, Berti, Nicoletti.

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venerdì 18 settembre 2015

#BentornataAnza | Dedicato a Sara Anzanello

Esistono, nello sport, attimi da ricordare. Alcuni corrispondo a vittorie sportive e podi con una medaglia d'oro al collo; altri, invece, sono sempre vittorie, ma più importanti. Sono storie che segnano e insegnano qualcosa dal valore inestimabile, storie che - inevitabilmente - fanno crescere.

Sara Anzanello ha sempre fatto parlare di sé per la sua simpatia, la sua bravura e molti aneddoti divertenti fuori e dentro al campo. Nasce il 30 luglio 1980 a San Donà di Piave: una veneta Doc, come la cadenza della sua parlata lascia ancora intuire. La sua carriera da professionista del centro rete inizia nel 1999 quando, dopo un anno di Club Italia, l'AGIL Volley (prima Asystel Novara, adesso Igor Gorgonzola) decide di puntare sui suoi centimetri per provare ad accaparrarsi un pezzo di storia. Rimarrà nella società piemontese per dieci lunghi anni; giocherà, con quella maglia, delle finali Scudetto, una finale di Champions League, Supercoppe, Coppe CEV, Coppe Italia. Insomma: tutto. Vincerà spesso e altrettanto spesso dovrà cedere la vittoria propria all'ultimo (la Foppapedretti Bergamo ne sa qualcosa). Troverà tanti amici, tra cui due storiche: l'altra centrale Raffaella Calloni e il libero più forte del mondo, Paola Cardullo. Insomma, tra video-interviste post partita, interviste doppie con la Cardullina, un sito internet e tanti incontri disputati, passano dieci anni ed è come non sentirli.

Nel 2009, poi, passa al Villa Cortese, una società capace di tantissime promozioni che dalla serie D la portano a essere protagonista dalla massima categoria nazionale. La squadra allestita fa paura, i nomi mettono i brividi. Arrivano ancora le vittorie, ma manca sempre lo Scudetto. L'avventura lombarda dura due stagioni e nel 2011 è già tempo di saluti.

L'ultima finale persa, di certo, non la butta giù: dopo l'ennesima estate in Nazionale e un paio di valige si parte, direzione Azerbaijan. A Baku continua a scendere in campo col sorriso, quello di chi sta facendo ciò che ama e lo sta facendo con passione. La stagione successiva, però, succede l'inaspettato: arriva La finale, quella dopo la quale non è detto che si possa essere lì a raccontarla. 

A marzo 2013 le viene diagnosticata una gravissima forma di epatite, e inizia la lotta contro il tempo: in poche ore viene trasferita a Milano e il 14 dello stesso mese viene operata d'urgenza per un trapianto di fegato. Mi piace pensare, adesso, che il Grande Puffo (così soprannominata per un'improbabile tinta blu ai capelli) abbia visto, in quella occasione, la sua personalissima finale Scudetto, quella in cui dimostrare che quella finale, lei, era in grado di vincerla...

Ci sono attimi nello sport, che aspetti come si aspettano i compleanni: perché sai che sorriderai e, sicuramente, imparerai una lezione importante.
Se dovessi elencarne due, sceglierei il ritorno in campo di Eleonora Lo Bianco con la maglia della Foppapedretti dopo il tumore al seno e il rientro di Paola Cardullo dopo l'osteonecrosi sconfitta. Qualche giorno fa, poi, se n'è aggiunto un altro.

Il 15 settembre 2015 capita di aprire Facebook: un'ultima sbirciata prima di chiudere gli occhi e lasciare che la notte porti il riposo dovuto. Scorri la home, e la vedi lì, lampante, bella come il sole: la notizia che, dopo più di due anni, Sara Anzanello è finalmente tornata. L'AGIL Volley, la stessa di quell'inizio di sedici anni fa, ha deciso di puntare ancora su di lei, in questa sua seconda vita: sarà in B1, nella giovanissima seconda squadra dell'Igor Volley Novara. Ed è un cerchio che si chiude, un bellissimo cerchio a cui tu non speravi più, mentre lei... Lei non ha mai smesso di credere fermamente che sarebbe riuscita a dargli un senso.
E, ne sono certo, è questo il colpo di mercato più bello del 2015.

Bentornata Anza, Grande Puffo. Bentornata, semplicemente Sara. E grazie, per l'incredibile lezione di vita che ci hai donato; questo è, senza dubbio, il tuo muro più bello.


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mercoledì 16 settembre 2015

Un nuovo inizio - a cuore aperto.

Sono di nuovo qua, davanti alla tastiera di un computer. Davanti ai miei occhi il monitor; in mano, una tazza di caffè.

È un nuovo inizio. L'ennesimo, me ne rendo conto. Purtroppo l'incostanza ha colpito ancora, ma l'istinto non mente e mi riporta qua, alle mie due più grandi passioni messe insieme. 
La verità è che quella di questo blog è una passione e, come troppo spesso accade, la passione si scontra con il dovere. Spesso soccombe; questa volta mi ribello per primo, riprendo in mano le redini di una parte della mia vita, mi organizzo l'agenda (spesso al secondo) e vado avanti. Perché sono stanco del solo 'si deve': la mia vita deve essere fatta di tanti 'voglio'.

Ho sempre amato la pallavolo. Da giocatore sto ottenendo un discreto successo (niente di eclatante eh, non state leggendo il blog di un professionista!); ho anche intrapreso la strada di allenatore perché mi piace stare in palestra a fare e parlare di pallavolo; fortunatamente, mi piace anche scriverne. Soprattutto del volley in rosa, che è quello che da sempre mi ha saputo emozionare, spesso fino a raggiungere i brividi.

Io nel mondo della pallavolo voglio starci il più possibile, non so se si è capito. Mi sarebbe piaciuto viverci da giocatore, ma poi c'ho ripensato. Adesso tento il tutto e per tutto: vorrei diventare un allenatore professionista e allo stesso modo mi piacerebbe scrivere di eventi e manifestazioni con la rete e il campo 9x9 protagonista.
Voglio farcela, perché è l'unica cosa in grado di suscitare in me emozioni. E, probabilmente, è l'unica cosa che dà un senso a ciò che faccio.

Quindi, rieccomi. Per una nuova partenza, questa volta a cuore aperto.

Ringrazio chiunque abbia trovato il tempo di mettere Mi Piace alla Pagina Facebook ufficiale Parlando di Pallavolo - Il Sito. Nonostante i mesi di assenza, avete continuato a gradire. Non lo nego: anche grazie a questo - e a VOI - adesso sono ancora qui.

Quindi... Pronti, partenza, VIA! Siete con me?